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Sinusite


in breve.

La rinosinusite è una infiammazione della mucosa respiratoria che interessa naso, cavità nasali, osti dei seni paranasali e seni paranasali, accompagnata o meno da un processo infettivo.

 

Le caratterizzazioni cliniche più importanti della rinosinusite sono:

  • Edema della mucosa rino-sinusale
  • Riduzione o blocco della mobilità e motilità ciliare
  • Accumulo di secrezioni muco-purulente nel distretto rinosinusale e nelle tube uditive

CARATTERIZZAZIONI CLINICHE
DELLA RINOSINUSITE

Quali sono i sintomi della rinosinusite?

I sintomi della rinosinusite possono variare a seconda della eziologia, ovvero del fattore o dei fattori che l’hanno provocata.

Rinosinusite
infettiva.

Sintomi

  • Scolo di muco dal naso di colore giallo o verdastro, oppure lo si trova sul fazzoletto quando ci si soffia il naso
  • Dolore facciale in uno o più punti (sopra le mascelle, intorno agli occhi ai lati del naso, alla fronte sopra le arcate sopraccigliari, nella parte posteriore del cranio)
  • Sensazione di non sentire gli odori
  • Sanguinamento dal naso
  • Muco che scende in gola
  • Sintomi in una sola narice del naso (ostruzione nasale, presenza di muco purulento, sanguinamento)

Cause

Un banalissimo raffreddore che si protrae per più di 5-7 giorni, determinato da una infezione causata da virus, funghi e/o batteri patogeni (Rinosinusite infettiva)

Rinosinusite
allergica.

Sintomi

  • Scolo di muco dal naso di colore trasparente quasi come l’acqua, indistintamente da entrambe le narici
  • Starnuti frequenti anche senza la fuoriuscita di muco dal naso
  • Prurito al naso
  • Dolore facciale in uno o più punti (sopra le mascelle, intorno agli occhi ai lati del naso, alla fronte sopra le arcate sopraccigliari, nella parte posteriore del cranio)
  • Congiuntivite con occhi rossi o che prudono

Cause

Un’allergia respiratoria di fondo, causata dall’esposizione a particolari tipi di allergeni come pollini, acari, sostanze chimiche…

Rinosinusite
non allergica
cellulo-mediata.

Sintomi

  • Scolo di muco dal naso di colore trasparente quasi come l’acqua, indistintamente da entrambe le narici
  • Starnuti frequenti anche senza la fuoriuscita di muco dal naso
  • Prurito al naso
  • Dolore facciale in uno o più punti (sopra le mascelle, intorno agli occhi ai lati del naso, alla fronte sopra le arcate sopraccigliari, nella parte posteriore del cranio)
  • Congiuntivite con occhi rossi o che prudono

Cause

La presenza di una rinite non allergica cellulo-mediata, causata dalla disfunzione di alcune cellule rinvenibili nella mucosa respiratoria quali: mastcellule, eosinofili e neutrofili). A seconda delle cellule interessate dalla disfunzione, si distinguono le seguenti patologie cellulari: nares, narne, narma e naresmarinosinusite non allergica cellulo-mediata

In tutti i casi possono essere presenti anche: fotofobia, difficoltà di concentrazione e malessere generale.
Nelle rinosinusiti infettive, i medesimi sintomi possono essere accompagnati da febbre.

Per quanto riguarda il dolore nella rinosinusite c’è un mito da sfatare, ossia che il dolore derivi dalla infiammazione della mucosa respiratoria. In realtà, il dolore che si percepisce è un’algia cranio-facciale, ossia un dolore neuropatico: in altre parole, il dolore derivante dalla infiammazione (stimolazione) dei nervi cranio-facciali.

In sostanza cosa avviene?

È semplicissimo! Quando l’infiammazione si estende oltre le cavità nasali (dopo circa 5-7 giorni da quello che possiamo classificare un comune raffreddore), la stessa infiammazione inizia ad interessare anche la mucosa che riveste gli osti dei seni paranasali (piccoli canaletti del diametro di 1-2 mm che collegano le fosse nasali ai seni paranasali). Quando s’infiamma la mucosa aumenta di volume: poiché gli osti sono molto stretti, si determina il restringimento del loro lume interno fino ad occludersi. Quando si occlude l’ostio di un seno paranasale, si alterano due funzioni importantissime di quest’ultimo ovvero: l’arresto del flusso del muco dai seni paranasali verso le cavità del naso (quindi verso l’esterno) e, soprattutto, l’impedimento del transito dell’ossigeno dal naso verso i seni paranasali. L’arresto del transito dell’ossigeno nei seni paranasali, infatti, determina l’insorgenza del dolore neuropatico ovvero l’infiammazione dei nervi cranio-facciali.

Quando si occlude un ostio, il seno paranasale ad esso collegato assume le sembianze di un palloncino pieno d’aria chiuso all’estremità. Le pareti del seno paranasale non sono impermeabili all’aria in quanto rivestite di una mucosa ciliata nella quale sono presenti vasi sanguigni: questi ultimi assorbiranno più o meno velocemente l’ossigeno intrappolato nel seno.

Quando questo si sarà esaurito totalmente, all’interno del seno si creerà una depressione che produce una forza fisica che tende ad attrarre la mucosa verso il centro del seno paranasale, come se quest’ultima si volesse staccare dall’osso a cui è ancorata. Proprio quello che succede quando facciamo uscire con forza l’aria da un palloncino e le sue pareti tendono ad appiccicarsi l’una con l’altra.

Rinosinusite: dolore e infezione

Ovviamente, la mucosa non è costituita solamente da cellule ciliate, cellule mucipare, vasi sanguigni etc. ma anche di fibre nervose collegate ai nervi cranio-facciali. Pertanto, quando si verifica l’instaurarsi di una depressione ossia una pressione negativa dall’esterno verso l’interno, si determina una sollecitazione meccanica delle fibre nervose che si trasmette e riflette sui nervi cranio facciali e dai quali si origina il dolore.

Inoltre, se la situazione di completa ostruzione dell’ostio rimane inalterata, non appena l’ossigeno intrappolato si sarà esaurito del tutto, inizierà un nuovo processo destinato a far aumentare il dolore: la mucosa che riveste i seni paranasali inizierà a produrre una grande quantità di muco che evidentemente non potrà uscire dal seno paranasale interessato a causa dell’ostruzione dell’ostio. Lo stesso muco, quindi, finirà per esercitare una pressione positiva contro la mucosa che riveste il seno (ovvero verso l’esterno), sollecitando maggiormente le fibre nervose e accentuando il dolore.

Nonostante quanto fin ora evidenziato riassuma una situazione disastrosa a livello clinico, i guai non sono ancora finiti: se la situazione dell’ostruzione dell’ostio dovesse protrarsi ancora a lungo, il muco che si è accumulato nel seno paranasale interessato, si infetterà a causa di alcuni batteri patogeni che riescono in vari modi ad entrare nel medesimo seno paranasale. Al dolore si sovrapporrà l’infezione e quindi la necessità di assumere grosse quantità di antibiotici.

Innanzitutto c’è da fare una distinzione in base al tipo di rinosinusite:

  • La rinosinusite infettiva diventa cronica quando all’interno di uno o più seni paranasali si accumula muco infetto per lungo tempo che non riesce ad essere evacuato e da questo si origina un’infiammazione che si protrae nel tempo
  • La rinosinusite allergica diventa cronica quando rimaniamo esposti ad una sostanza o un agente allergizzante per lungo tempo e non viene curata con farmaci adeguati
  • La rinosinusite non allergica cellulo-mediata (NARES, NARNE, NARMA E NARESMA) diventa cronica quando questa non viene diagnosticata e non viene curata tempestivamente con farmaci adeguati e specifici (allo stato non esistono prodotti farmaceutici altamente specifici per questa patologia)

In ogni caso, qualsiasi sia il tipo di rinosinusite, i fattori che portano alla cronicizzazione della patologia possono essere così riassunti:

  • Edema (ingrossamento) della mucosa rino-sinusale derivante dall’infiammazione protratta nel tempo
  • Rallentamento o addirittura arresto della mobilità e della motilità ciliare delle cellule ciliate

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Cosa sono le ciglia delle cellule ciliate?

La mucosa respiratoria è nient’altro che un rivestimento di tutto l’apparato respiratorio, quindi delle fosse nasali, degli osti e dei seni paranasali (questo per quanto riguarda le alte vie respiratorie). La mucosa è costituita sulla superficie esterna essenzialmente da due tipi di cellule: le cellule ciliate e le cellule mucipare. Le cellule ciliate sono provviste di ciglia ovvero di piccole appendici che hanno il compito principale di spostare il muco verso l’esterno, come delle vere e proprie spazzole. Se per qualsiasi motivo le ciglia non si muovono o non si possono muovere, il muco resta fermo nelle varie cavità dell’apparato respiratorio. Quando il muco non riesce ad essere evacuato all’esterno e resta fermo nelle cavità dell’apparato respiratorio, prima o poi s’infetta e produce infiammazione.

Cosa s’intende per mobilità ciliare?

La mobilità ciliare rappresenta la possibilità di muoversi delle ciglia delle cellule ciliate. Il principale impedimento del loro movimento è rappresentato dalla presenza di una coltre di muco molto denso e grasso che letteralmente le intrappola e ne impedisce il movimento. Questo avviene quando il muco ristagna per molto tempo nella cavità dell’apparato respiratorio superiore perché non viene espulso tempestivamente.

Cosa s’intende per motilità ciliare?

La motilità ciliare rappresenta la frequenza del movimento ciliare ossia la velocità del movimento delle ciglia. Normalmente le ciglia delle cellule ciliate si muovono per trasportare il muco verso l’esterno con una frequenza ben precisa (battito ciliare): questa frequenza si riduce drasticamente quando permane per molto tempo l’infiammazione della mucosa e il ristagno di muco-pus nelle cavità dell’apparato respiratorio superiore.

Cosa fare in caso di rinosinusite?

La cura della rinosinusite non è affatto una cosa semplice per due motivi essenziali:

  • è necessario fare una diagnosi precisa della eziologia della rinosinusite ossia determinare con esattezza il fattore o i fattori che l’hanno provocata
  • in funzione della eziologia diagnosticata e dello stadio della patologia, stabilire la terapia più appropriata da praticare

Ovviamente, al fine di avere una precisa diagnosi, è necessario consultare un medico specialista otorinolaringoiatra e se necessario, consultare l’allergologo, il pneumologo ed eventualmente il citologo.

Nel caso di rinosinusite nei bambini è opportuno consultare prima il pediatra e poi eventualmente i medici specialisti sopra indicati, purché questi ultimi abbiano dimestichezza con i bambini, considerata la loro fragilità relazionale con il medico in generale. Ciononostante, oggi è possibile eseguire un test per ottenere una indicazione sulla possibile diagnosi di una rinosinusite attraverso l’elaborazione di un algoritmo diagnostico messo a punto dai nostri ricercatori.

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Gli obiettivi terapeutici per curare
efficacemente la rinosinusite

Caratteristiche e benefici dei prodotti farmaceutici più utilizzati

Di seguito una tabella che riassume le caratteristiche e i benefici dei prodotti farmaceutici fino ad oggi più utilizzati per trattare le rinosinusiti, in relazione alle tre caratterizzazioni cliniche della medesima patologia.

Scorri la tabella

Categoria di prodotto Riduzione dell’edema della mucosa Evacuazione del muco dal distretto rino-sinusale Ripristino o stimolo della mobilità e motilità ciliare Note
Antibiotici No No No Agiscono solamente sui batteri patogeni, non sui virus e funghi. Non riescono a penetrare all’interno dei seni paranasali, quindi non sono efficaci per debellare l’infezione nel muco.
Corticosteroidi Sì, in maniera indiretta No No, viceversa la deprimono I corticosteroidi, agiscono solamente sull’infiammazione riducendola, ma non sull’edema della mucosa (gonfiore). La riduzione dell’edema avviene fisiologicamente dopo vari giorni di trattamento. Nel contempo non esplicano nessuna azione sulla fluidificazione e la defluizione del muco. Rallentano la motilità ciliare, unico sistema per far defluire il muco verso l’esterno.
Mucolitici No Sì, solo dalle fosse nasali, no dagli osti e seni paranasali Sì, solo della mobilità ciliare e solo nelle fosse nasali, nessuna azione sulla motilità ciliare Fluidificare il muco, non sempre significa evacuarlo, in quanto, non agendo sull’edema, gli osti rimangono chiusi. Oltretutto, i mucolitici non riescono a penetrare nei seni paranasali.
Decongestionanti Sì, solo per poche ore No No Determinano la riduzione dell’edema della mucosa velocemente e la veloce scomparsa del dolore, ma solo per poco tempo (ore). Creano dipendenza e spesso producono l’effetto contrario a quello desiderato se utilizzati per lungo tempo.
Soluzione saline Ipertoniche Sì, solo nelle fosse nasali, non nei seni paranasali e negli osti Sì, solo nelle fosse nasali, non nei seni paranasali e negli osti Sì, solo della mobilità ciliare e solo nelle fosse nasali, nessuna azione sulla motilità ciliare È sicuramente un mezzo molto efficace nelle fosse nasali, ovvero fin dove riesce ad esplicare la sua azione. Ovviamente per nulla efficace nelle rinosinusiti che evidentemente interessano anche gli osti e i seni paranasali.
Soluzione saline Isotoniche No No No Sono molto utili nella prevenzione per soggetti a rischio, utilizzate frequentemente in assenza di patologia, aiutano a mantenere pulita ed efficiente la mucosa.
Cucurbitacine
B-D-I-E
(CiliaCell)
Si Si Si Le cucurbitacine B-D-I-E (CiliaCell) agiscono simultaneamente sulle 3 caratterizzazioni cliniche della Rinosinusite ripristinando efficacemente le condizioni anatomico funzionali dell’apparato respiratorio superiore e favoriscono la rapida scomparsa dei sintomi.
Le cucurbitacine B-D-I-E agiscono su tutto l’epitelio respiratorio, quindi; sia sulla mucosa nasale, che degli osti e dei seni paranasali, nonostante somministrate nelle narici con un semplice spray nasale.
CiliaCell spray nasale
CiliaCell spray nasale

AZIONI TERAPEUTICHE
CUCURBITACINE B-D-I-E

Guarda l’efficacia del trattamento con CiliaCell
sulle tre caratterizzazioni cliniche della rinosinusite

1 – RIDUZIONE DELL’EDEMA

2 – RIPRISTINO MOBILITà E MOTILITà CILIARE

3 – EVACUAZIONE DEL MUCO-PUS

Prima del Trattamento con CiliaCell
Dopo il Trattamento con CiliaCell

AZIONI TERAPEUTICHE
CUCURBITACINE B-D-I-E

Guarda l’efficacia
del trattamento
con CiliaCell
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caratterizzazioni cliniche della rinosinusite

1 – RIDUZIONE DELL’EDEMA

2 – RIPRISTINO MOBILITà E MOTILITà CILIARE

3 – EVACUAZIONE DEL MUCO-PUS

Prima del Trattamento con CiliaCell
Dopo il Trattamento con CiliaCell

Studi clinici

A seconda della eziologia della rinosinusite, sarebbe necessario un prodotto specifico che agisca non solo sul sintomo, ma anche sulla causa della patologia, altrimenti si rischia di ottenere solamente una risoluzione dei sintomi più o meno efficace, ma di non trattare efficacemente la causa della medesima patologia.

Oggi in commercio esistono molti prodotti farmaceutici usati per curare le rinosinusiti che agiscono quasi sempre solo sui sintomi, fatta eccezione per gli antibiotici che agiscono sugli agenti patogeni responsabili della malattia qualora presenti. Ovviamente, questi ultimi agiscono solo sui batteri patogeni, quindi non sono assolutamente efficaci contro le infezioni virali (le quali rappresentano l’85% degli agenti eziologici delle rinosinusiti) e le infezioni fungine. Al riguardo si stima che solo il 5% delle rinosinusiti infettive sia di origine batterica. Ciononostante c’è da evidenziare che quasi sempre l’infezione batterica si sovrappone a quella virale, specialmente se quest’ultima non viene prontamente debellata.

Un prodotto specificatamente indicato nel trattamento delle rinosinusiti, qualsiasi essa sia l’eziologia (la causa), dovrebbe agire simultaneamente sulle tre caratterizzazioni cliniche delle rinosinusiti, ovvero:

  • l’edema della mucosa rino-sinusale dovuta all’infiammazione
  • il rallentamento o addirittura l’arresto della mobilità e della motilità ciliare (unico mezzo attraverso il quale il muco può essere evacuato da tutto il distretto rino-sinusale ossia dal naso fino ai seni paranasali. Il muco non può defluire senza l’azione delle ciglia delle cellule ciliate)
  • l’accumulo di secrezioni muco-purulente nel distretto rino-sinusale e nelle tube uditive, qualora presente

Oggi, esiste in commercio un prodotto specifico per le rinosinusiti caratterizzate proprio da tutte e tre le manifestazioni cliniche sopra indicate.

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Cura della Rinosinusite:

i prodotti efficaci di Nevia Biotech

Ciliacell spray nasale 15 ml

Il prezzo originale era: €20,13.Il prezzo attuale è: €19,10.

FAQ – Domande frequenti CiliaCell

  1. Ciliacell è un prodotto che agisce sulle tre caratterizzazioni cliniche della rinosinusite (edema della mucosa naso-sinusale, riduzione o blocco della mobilità e motilità ciliare, accumulo di muco-pus nel distretto rino-sinusale e nelle tube uditive), vere cause della sintomatologia tipica della rinosinusite.
  2. L’azione di Ciliacell è molto energica, quindi il suo effetto è ben visibile e può portare ad una intensificazione dei sintomi per alcuni giorni, specialmente se la rinosinusite si è cronicizzata o si ci trova nella fase acuta.
  3. Ciliacell deve essere utilizzato quando si ha certezza di avere una rinosinusite o quando è presente la sintomatologia tipica della rinosinusite. Una indicazione della possibile diagnosi può essere formulata utilizzando l’applicazione multimediale OCHEMA https://neviabiotech.ch/diagnosi-online/

Ciliacell è l’unico prodotto sul mercato capace di agire efficacemente sulle tre caratterizzazioni cliniche della rinosinusite (edema della mucosa naso-sinusale, riduzione o blocco della mobilità e motilità ciliare, accumulo di muco-pus nel distretto rino-sinusale e nelle tube uditive), vere cause della sintomatologia tipica della rinosinusite

Ciliacell è indicato quando si ha certezza di avere una rinosinusite o quando è presente la sintomatologia tipica della rinosinusite. Una indicazione della possibile diagnosi può essere formulata utilizzando l’applicazione multimediale OCHEMA https://neviabiotech.ch/diagnosi-online/

  1. È opportuno somministrare Ciliacell mattina e sera. Ciliacell può essere efficace anche con una somministrazione al giorno, in questo caso è preferibile somministrare il prodotto al mattino.
  2. Specialmente per la prima somministrazione, è consigliato di non effettuarla la sera.
  3. Per la somministrazione serale di Ciliacell è consigliato effettuarla almeno tre ore prima di andare a letto.
  1. Ciliacell spray nasale va assunto in posizione eretta, avendo cura di non introdurre molto in profondità nelle narici l’erogatore spray.
  2. Erogare il prodotto dirigendo la punta dell’erogatore spray verso l’esterno del naso. Al riguardo si consiglia di somministrare il prodotto con la mano destra nella narice di sinistra e con la mano sinistra nella narice destra.
  1. L’azione di Ciliacell inizia ad essere visibile dopo circa due ore dalla somministrazione, in alcuni casi è necessario più tempo.
  2. Subito dopo la somministrazione è possibile che si verifichi starnutazione, se non eccessiva l’effetto è da considerarsi accettabile, ciononostante, nella normalità la starnutazione non si verifica o gli starnuti sono poco frequenti.
  3. Si può verificare secchezza delle labbra, in tal caso si consiglia di idratarsi bevendo acqua o altro liquido di gradimento.
  4. Dopo qualche ora dalla somministrazione si può avere una leggera febbre, se questa si esaurisce entro poche ore è del tutto normale.
  5. Dopo qualche ora dalla somministrazione si potrà avvertire muco che scende in gola, o evacuazione di muco dal naso, questa azione è del tutto normale, anzi, rappresenta la chiara evidenza che il prodotto sta svolgendo la sua azione efficacemente.
  6. Dopo la somministrazione di Ciliacell si può avvertire una intensificazione dei sintomi tipici della rinosinusite, questo effetto è da considerarsi normale se i medesimi sintomi sono sopportabili e non si protraggono per più di 2-3 giorni.
  1. Gli effetti dell’azione di Ciliacell si evidenziano dopo circa 2-3 ore dopo la sua somministrazione.
  2. Gli effetti dell’azione di Ciliacell si protraggono per circa 24-36 ore dopo la somministrazione, ragione per cui una somministrazione ogni 24 ore nella maggior parte dei casi risulta sufficiente.
  1. Starnutire dopo la somministrazione di Ciliacell può essere normale se non molto frequente, in ogni caso, la starnutazione deve esaurirsi dopo 10-20 minuti. Di solito non si evidenzia starnutazione dopo la somministrazione, fatta eccezione per qualche starnuto sporadico.
  2. Durante il periodo di somministrazione di Ciliacell starnuti sporadici per evacuare il muco devono considerarsi normali, a meno che il muco evacuato non sia misto a sangue o non si verifichino vere e proprie perdite di sangue dal naso, in tal caso è necessario sospendere la somministrazione del prodotto e consultare un medico.
  3. È opportuno preoccuparsi quando la starnutazione è molto frequente e non si esaurisce dopo 10-20 minuti dalla somministrazione.

L’azione di Ciliacell inizia ad essere percepibile dopo circa due ore dalla somministrazione, in alcuni casi è necessario più tempo. Continuare a somministrare il prodotto secondo la posologia indicata nel foglietto illustrativo anche senza alcun effetto visibile, in ogni caso non aumentare il dosaggio, sia in termini di erogazione al giorno, che di erogazioni per narice.

Qualche colpo di tosse durante il trattamento con Ciliacell è da considerarsi normale se questi sono sporadici o poco frequenti. Qualora i colpi di tosse dovessero essere frequenti, si consiglia di interropere il trattamento.

  1. La secchezza delle labbra associata o meno ad una disidratazione generale può essere considerata normale, in tal caso idratarsi con acqua o altro liquido a piacimento.
  2. La secchezza si evidenzia proprio a seguito dell’azione di Ciliacell, in quanto agisce facendo evacuare liquidi dai tessuti.

Dopo la somministrazione di Ciliacell una leggera febbre (36,5-37,5 °C) può considerarsi normale se si esaurisce dopo qualche ora dal suo esordio, generalmente dopo 3-4 ore.

  1. È possibile che dopo la somministrazione di Ciliacell si verifichi una intensificazione dei sintomi, in particolare l’algia cranio-facciale (dolore diffuso sul viso in corrispondenza dei seni paranasali), in quanto gli osti dei seni paranasali potrebbero essere chiusi totalmente e non consentono l’entrata dell’aria nei seni paranasali. Non appena gli osti dei seni paranasali diventeranno nuovamente pervi, l’ossigeno entrerà nuovamente nei seni paranasali ristabilendo la loro normale pneumatizzazione, facendo scomparire velocemente il dolore.
  2. È del tutto normale che dopo la somministrazione di Ciliacell ci sia un’intensificazione dell’evacuazione del muco, questo effetto evidenzia l’azione di Ciliacell. Il muco evacuato potrebbe essere maleodorante e di vari colori (dal giallo al verde), in alcuni casi si possono evidenziare nel muco evacuato pezzetti di muco solido.

Dopo la somministrazione di Ciliacell è del tutto normale che in posizione distesa con pancia in alto il muco possa scendere in gola, per limitare tale fenomeno è consigliato stendersi sul fianco per consentire il deflusso del muco dalle narici del naso.

È possibile che durante il trattamento con Ciliacell si avverta mal di testa (dolore diffuso alle tempie o alla fronte alta), si deve sospendere la somministrazione del prodotto se il dolore è difficilmente sopportabile e non si esaurisce entro poche ore, di solito 3-4 ore.

Dai dieci anni di età la posologia di Ciliacell è la stessa degli adulti, ciononostante è consigliato iniziare con una sola somministrazione per narice una volta al giorno, per poi aumentarla alla dose prescritta dopo 2-3 giorni se il prodotto è ben tollerato, contrariamente continuare a somministrare Ciliacell con il dosaggio iniziale.

L’effetto di Ciliacell è visibile dopo circa 2-3 ore dalla sua somministrazione. L’effetto più evidente è l’evacuazione del muco dal naso o dalla gola, in alcuni casi la secchezza delle labbra.

  1. Non è assolutamente consigliato aumentare la dose di Ciliacell rispetto a quanto indicato nel foglietto illustrativo. Aumentare la dose del prodotto inevitabilmente darà origine ad un’intensificazione degli effetti indesiderati riportati nel foglietto illustrativo del prodotto o un’intensificazione della sintomatologia dolorosa tipica della rinosinusite.
  2. Non è necessario aumentare la dose del prodotto somministrata in quanto Ciliacell esplica perfettamente i suoi effetti al dosaggio prescritto, anzi, il prodotto è efficace anche con una sola somministrazione al giorno.

Sentirsi spossato durante il trattamento con Ciliacell deve considerarsi normale se le funzioni motorie e mentali non siano particolarmente invalidanti, contrariamente è necessario sospendere il trattamento.

In presenza di rinosinusite con evidenza di algie cranio-facciali e accumulo di muco-pus nel distretto rinosinusale e nelle tube uditive, non è assolutamente necessario associare la somministrazione di altri medicamenti (anzi è sconsigliato), fatta eccezione in presenza di febbre, in tal caso potrebbe essere necessario la somministrazione di un antibiotico che dovrà essere prescritto da un medico.

Al termine del trattamento con Ciliacell, l’evacuazione di muco trasparente deve considerarsi normale se questa si esaurisce dopo 24-48 ore dall’ultima somministrazione.

  1. Generalmente un ciclo di sette giorni di terapia è sufficiente per ripristinare le condizioni fisiologiche dell’apparato respiratorio superiore e far scomparire la sintomatologia dolorosa se presente.
  2. In caso di rinosinusite cronica conclamata, persistente da diverso tempo (diversi anni), può essere necessario prolungare il trattamento per 14 giorni consecutivi. In ogni caso è consigliato fare un primo ciclo di trattamento di sette giorni, sospendere il trattamento per altri sette giorni, e poi ripetere il ciclo di trattamento per altri sette giorni.
  3. Dopo il primo trattamento con Ciliacell terminato con successo, ossia con la scomparsa dei sintomi tipici della rinosinusite, gli episodi di riacutizzazione della rinosinusite saranno molto meno frequenti, in tal caso basteranno poche applicazioni di Ciliacell per ristabilire le condizioni fisiologiche normali e far scomparire la sintomatologia (generalmente sono sufficienti 2-3 giorni di trattamento).
  1. Dopo il primo trattamento di sette giorni con Ciliacell, lo stesso trattamento può essere ripetuto dopo sette giorni di non trattamento.
  2. Dopo i primi due cicli di trattamento di sette giorni intervallati da sette giorni di non trattamento, un nuovo ciclo di terapia può essere effettuato dopo circa 20-30 giorni. Non è mai consigliato somministrare Ciliacell in maniera ininterrotta per un periodo superiore a 14 giorni consecutivi.

Utilizzando Ciliacell, i lavaggi nasali non sono assolutamente necessari, anzi, se effettuati dopo la somministrazione di Ciliacell potrebbero ridurne il suo effetto.

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